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Channel: Sport – MATTEO LEPORE
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Impianti sportivi e defibrillatori

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geo-sports-banner-cropped-size21L’impegno del Comune di Bologna per lo sport c’è ed è raccontato dal percorso che stiamo svolgendo per definire le iniziative e gli investimenti dedicati sul sito www.bolognaperlosport.it. Ho avuto modo di parlarne con il giornale La Repubblica di Bologna in un’intervista che pubblico di seguito. Il mio intervento è una replica alla conferenza stampa di una parte del mondo dell’atletica bolognese. Investiremo 7 milioni di euro per gli impianti sportivi, c’è anche l’atletica. Non dipende tutto dal Bologna calcio, ma c’è un progetto sullo stadio che bisogna conoscere prima di pianificare gli interventi. L’assessore allo Sport, Matteo Lepore, risponde all’allarme lanciato da Coni e Fidai sulle condizioni delle strutture. «Serve almeno un impianto di eccellenza e una pista coperta», ammette l’assessore, che annuncia: «Presenterò un progetto per dotare tutte le palestre scolastiche di defibrillatore».

Assessore, Coni e Fidai sono furiose. «Dopo mesi di discussione a ottobre presenteremo le nostre scelte sullo sport per i prossimi anni, investiremo 7 milioni di euro nel mandato e c’è anche l’atletica: una parte li metterà il Comune, due milioni dal Patto col governo e altri fondi speriamo di ottenerli da un bando della Regione. A Bologna abbiamo 150 impianti sportivi comunali, più 80 palestre scolastiche, siamo la città con più strutture della regione ma anche quella con gli impianti di terra messi peggio perché negli anni sono mancati investimenti e manutenzione».

Cosa risponde alle associazioni? «L’atletica è un mondo che sta dando molti risultati, soprattutto giovanili, deve avere almeno un impianto di eccellenza, piste sistemate e una pista coperta per gli allenamenti».

Ma per farlo aspettate il Bologna sullo stadio? «Ma no, però c’è un progetto sul Dall’Ara e non ha senso prendere decisioni se non abbiamo un quadro complessivo. Inoltre sto lavorando con l’Università per capire se si può investire assieme sul Terrapieno, una collaborazione inedita per la città. È finito il tempo in cui ogni associazione presenta le proprie istanze, bisogna fare una discussione con tutti se vogliamo fare una politica sportiva, l’atletica non è l’unica disciplina».

Cioè? «Ce ne sono altre che aspettano risposte, per esempio la pallavolo, poi stiamo lavorando sul basket. Riceviamo molte proposte da associazioni nazionali per organizzare eventi, come tiro a segno e pattinaggio, ma questi mettono soldi. Noi vogliamo grandi manifestazioni nazionali di atletica negli anni sono mancati investimenti e manutenzione, ma allora devono metterci soldi anche Fidai e Coni, non può essere tutto a carico dei cittadini bolognesi. E vogliamo intervenire anche sulle scuole».

In che modo? «Sui defibrillatori, un tema molto sentito. Penso che tutte le palestre scolastiche della città debbano averne uno. Quasi tutti gli impianti sportivi ormai ne sono dotati, ma Bologna deve andare oltre gli obblighi di legge per dare più sicurezza alle famiglie. Per questo presenteremo a ottobre un progetto e chiederemo anche ai privati di darci una mano. Il Comune metterà le risorse che mancano».

Tornando al Dall’Ara, come si esce dall’impasse per la nuova legge? «Con il Sindaco e la Regione abbiamo chiesto al ministro Lotti un incontro, per cui confidiamo che il ministro aiuti Bologna, cosi come altre città, ad avere uno stadio riqualificato. Ma lavoriamo anche su altre vie, le cose si possono fare comunque. I ritardi non sono colpa del Comune ma siamo a completo supporto del Bologna, questo è un progetto per migliorare un pezzo importante della città»



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